venerdì 31 maggio 2013

Alcune considerazioni sul ridere

da  http://enosud.it/stage-di-yoga-della-risata-e-session-di-musica-irlandese/


Ad ogni rappresentazione consiglio al pubblico di non eccedere con le risate grasse, di non esagerare con quelle grosse e di non indugiare troppo con le piccole.
Con le prime si rischia di andare su con il peso, con le seconde ci si può anche strozzare e con le ultime non ci si sazia mai, neanche se si assiste dieci volte di seguito ad uno spettacolo molto divertente.
Il guaio del pubblico è che spesso è del tutto analfabeta in materia di risate.
Non esiste alcuna scuola in cui educano al riso e i risultati si vedono.
Il tipo di risata che abbonda è quella "Sguaiata", da talmente fastidio che chi si trova vicino, anche se vorrebbe ridere di gusto, perde immediatamente qualsiasi voglia di farlo e si fa cupo in volto, dando l'impressione di non gradire affatto uno spettacolo carino e divertente.
Molti comici sono stati stroncati da autorevoli critici che si sono lasciati ingannare da simili comportamenti del pubblico.
Un altro tipo di risata molto diffusa è quella "Esplosiva".
Intere file di poltrone nei teatri sono state investite dalle onde d'urto derivate da queste risate. I poveri spettatori che vi erano seduti faticano, anche a distanza di molto tempo a riprendersi dallo spavento. Tutto ciò perché ancora non è stata promulgata una legge che regolamenta questo aspetto: infatti le persone portatrici sane di questo tipo di risata e che non sono affatto consapevoli dei danni che possono arrecare a chi sta loro intorno, dovrebbero indicare agli altri questa loro peculiarità, in modo da consentirgli di sedersi a debita distanza ed evitarne i deleteri effetti.
Un altro tipo di risata che andrebbe tenuta in debita considerazione è quella "Cinetica", in cui i soggetti iniziano a ridere muovendosi in modo esagerato, a volte piegandosi in avanti, altre buttandosi all'indietro e sovente smanacciando l'aria con ampi e articolati movimenti di gambe e soprattutto di braccia. Va da sé che, se nel raggio d'azione dei loro arti sono presenti altre persone, inevitabilmente risulteranno investite da urti incontrollati, In questi casi è facile che ne possa derivare una rissa, con grande nocumento della comicità intera.
Un tipo di risata che qualsiasi comico o umorista proprio non riesce a soffrire è quella cosidetta "Trattenuta". Si verifica soprattutto in soggetti particolarmente stitici nell'esprimere emozioni (quasi ostriche), che trattengono tutto dentro, quasi si vergognassero ad esprimersi in una sana e liberatoria risata. Con loro può anche accadere che ad una divertentissima battuta i loro volti impassibili non lasciano trapelare nulla del terremoto che si prepara nelle loro profondità, mentre intorno il resto del pubblico si sganascia dalle risate. A distanza di ore dalla fine dello spettacolo, quella scossa tellurica raggiunge finalmente la superficie e una risata esplode solitaria e completamente priva di senso con il contesto che ha intorno. Se tutto il pubblico fosse composto da questo tipo di persone il comico-umorista dovrebbe chiuderli in teatro ed aspettare la scossa, altrimenti si farebbe l'idea di aver fatto un clamoroso fiasco.

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