domenica 22 dicembre 2013

Campagna promossa dall'Accademia della Lingua

da  http://appunticiclici.blog.tiscali.it/il-bugiardino-degli-appunti/

I migliori umoristi partecipano a questo disperato tentativo di salvataggio, ma pare che intere fasce di popolazione siano ormai preda della "congiuntivite lessicale cronica", che non lascia scampo a notevoli articolazioni nella costruzione delle frasi, che diventano sempre più scarne e sempre meno comprensibili!

Attenzione: tutte le Lingue, prima o poi finiscono in Linguacce, se non si mantiene un'adeguata e costante educazione linguistica!

giovedì 31 ottobre 2013

Umorismo farmaceutico

da  http://www.lettera43.it/foto/farmaci_43675110120_1.htm



Alcuni umoristi particolarmente inclini a sfruttare il cosiddetto filone farmaceutico tendono ad instillare al loro pubblico battute del seguente tenore:

"I foglietti illustrativi dei medicinali, a volte definiti bugiardini, sono talmente prolissi che spesso costringono i poveri ammalati ad immergersi in letture molto prolungate, alla disperata ricerca dei significati più reconditi racchiusi nel medicinale che dovrebbero assumere. Molti pazienti non sopravvivono a tale sforzo. Viene il dubbio che le Case Farmaceutiche abbiano adottato questo stratagemma per dissuadere i pazienti dal terminare la lettura, liberandosi, così dal vincolo di rispettare l'efficacia della cura."

sabato 26 ottobre 2013

Vivere per far ridere




http://www.corriere.it/spettacoli/13_settembre_27/zuzzurro-malato-combatto-sul-palco_70794d72-2745-11e3-94f0-92fd020945d8.shtml


Quando un umorista ha veramente a cuore il suo pubblico e il desiderio di farlo divertire, non si cura nemmeno delle malattie che potrebbero aggredirlo.




Solo in pochi mantengono questo coraggio...


(Grande Commissario Zuzzurro!)

mercoledì 23 ottobre 2013

Umorismo in scatola


da  http://ricreanna.blogspot.it/2012_07_01_archive.html


Ci sono umoristi che avvertono moltissimo la questione dello spazio sempre più ristretto in cui ci si deve muovere nei moderni mezzi di trasporto e propinano battute di questo genere:

"Stanchi di viaggiare da sardine?
Provate a farlo da sgombri,
sembra che i posti sono più comodi!"

lunedì 14 ottobre 2013

Umorismo idraulico

da  http://www.faidatemania.it/come-aggiustare-provvisoriamente-un-tubo-che-perde-177246.html



Un umorista alle prese con problemi idraulici, inevitabilmente riversa sul suo pubblico battute del genere:

"Avevo avuto la necessità di chiamare un idraulico per le troppe perdite di un rubinetto, molto più alte di quelle delle mie ultime azioni in Borsa. Avevo riposto tutte le mie speranze nel suo intervento mirato, ma a giudicare da quanto salata si è poi rivelata la sua fattura ho avuto l'impressione che mi avesse allacciato anche l'acqua di mare, oltre alla conduttura cittadina dell'acqua dolce!"

Umorismo acquatico

da  http://it.wikipedia.org/wiki/Obl%C3%B2



Ci sono umoristi che sono talmente a corto di ispirazione umoristica che non disdegnano di fare battute di questo genere:

"Naufragato bastimento. Pare sia dovuto al fatto che qualche incauto navigante abbia spalancato qualche oblò mentre si trovavano in mare aperto.Essendo aperti entrambi, non hanno potuto che comunicare grandi quantitativi d'acqua, con le inevitabili conseguenze." 

domenica 6 ottobre 2013

Umorismo dolce

da  http://www.webatletica.it/index.php?module=News&func=view&cat=10003&page=5


Ci sono umoristi che amano troppo i dolci e nei loro spettacoli si rischiano di raggiungere livelli troppo alti di glicemia.
Inevitabilmente le loro battute risultano circoscritte in ambiti particolari e sono del seguente tenore:

"Un pasticciere per seguire troppo pedissequamente una ricetta si era dimenticato le uova in acqua fredda. Le aveva utilizzate lo stesso, nonostante si fossero raffreddate.
I dolci che ne uscirono fuori erano tutti di bell'aspetto ed invitanti, al punto che vennero acquistati in breve tempo da coloro che entrarono nel suo esercizio commerciale.
I poveretti però iniziarono poco dopo a starnutire: avevano mangiato senza saperlo uova molto, molto raffreddate!"


E poi dicono che i dolci non influenzano mai troppo la vita delle persone... 


da  http://www.my-personaltrainer.it/salute/influenza.html
 

domenica 22 settembre 2013

Uovo per cena

da  http://www.corriere.it/animali/foto/03-2013/uovo/gigante/uovo-gigante-fossile-uccello-elefante_59e0408e-96e5-11e2-b7d6-c608a71e3eb8.shtml#1



Sono le battute di questo genere che fanno scadere il mestiere dell'umorista a mera ricerca dello scippo della risata dello spettatore a tutti i costi:

"Un tizio oggi ha lavorato talmente sodo che, alla fine della giornata, mentre si cambiava i vestiti, ha fatto un uovo.
La moglie, che non aveva ancora deciso cosa fare per cena, tutta contenta è corsa subito in cucina ed ha cucinato una frittata . Fortunatamente l'uovo era di formato maxi, altrimenti lui, che era anche un po' su di peso, doveva fare un po' di attività fisica, saltando la cena. 
L'ultima volta che lo aveva fatto, però, era inciampato sul piatto mentre tentava di saltare l'intero tavolo, rompendolo in mille pezzi."


Spesso però lo scippo non riesce perché lo spettatore i denti li tiene clamorosamente stretti!

sabato 21 settembre 2013

Disoccupazione

da  http://marco4pres.wordpress.com/2011/06/21/tamarreide-bestiario/

Umorista a corto di idee snocciola battute su questo tenore:

"Disoccupato 
disperato
tenta inutilmente
di farsi ascoltare
da qualcuno
al telefono,
compone 
tanti numeri
sperando di trovare
un lavoro,
ma quelli
non lo ricevono proprio:
 loro sono tutti occupati!"

Arredamenti: stranezze umoristiche.

da  http://www.celiachiamo.com/blog/category/racconti-di-celiachia/

Un umorista ha le idee chiare in fatto di arredamento.
Ad esempio l'armadio se lo prenderebbe direttamente in fabbrica e se lo caricherebbe sulle spalle per portarlo a casa, piuttosto che rischiare di darlo al centimetro. Non lo conosce bene, sa solo che è imparentato con il metro e che la famiglia cui appartiene si chiama unità di misura. Se poi l'armadio se lo tiene quello?
Ecco perché evita accuratamente di entrare in quegli show-room che, all'entrata mostrano il cartello "Armadi al Centimetro"!
Ugualmente non acquisterebbe nulla dove espongono scritte del tipo: "Letti a scomparsa", perché quando rientra a casa, stanco morto, non ha nessuna intenzione di mettersi a cercare il letto e magari gli tocca pure andare in Commissariato a denunciare la sparizione del letto dalla camera. I poliziotti gli riderebbero in faccia e gli direbbero :"Ma perché lo ha comprato se già lo sapeva che questo letto scompariva?"
da  http://bombilladesign.blogspot.it/2011/10/gli-arredi-piu-strani-per-la-camera.html

Un'altra cosa che eviterebbe sarebbero gli "elettrodomestici da incasso".
Figurarsi se con l'esiguo stipendio che riesce a racimolare nel corso di un mese, si può permettere un frigorifero,un forno, un piano cottura e una lavastoviglie che ogni volta che vengono utilizzati pretendono di incassare, magari senza emettere alcuno scontrino fiscale o fattura!
Quello che proprio non riesce a capire un umorista è la gran diffusione di "armadi ponte".
E' vero che il clima è mutato, che la probabilità che si verifichino inondazioni e trombe d'aria è cresciuta, in questi ultimi anni, ma quello che non comprende proprio è la necessità di molti di mettersi un ponte in camera da letto, come se in tutte le loro case scorressero dei fiumi!

A proposito di Diete

da  http://www.alimentipedia.it/trucchi-consigli-sul-riso.html


Gli umoristi in genere non sono molto adatti a trattare questo argomento. 
Qualsiasi nutrizionista si accorgerebbe subito che la dieta che propongono al loro pubblico è troppo sbilanciata: propinano solo riso ed in quantità piuttosto rilevanti. 
Al punto che qualcuno ha avuto perfino un'indigestione.
Gli umoristi migliori sono senz'altro quelli che distribuiscono al loro pubblico un tipo di riso che mantiene inalterate le proprietà nutrizionali nel tempo e che non scuoce mai.

Se un umorista si mette a parlare di "chili", non si capisce mai se vuole tentare una battuta piccante o se si riferisce alla predisposizione di ognuno a salire di peso dopo i pasti. 
In particolare,in questa accezione, egli può non far altro che improvvisare su come sia  difficile liberarsene, una volta che si sono presi. 
Come i vizi, che spesso ci accompagnano per l'intera vita, mentre le virtù, anche se ci vengono presentate, al massimo le si frequentano occasionalmente e senza mai stabilire alcuna relazione veramente importante.


Esistono anche umoristi che hanno talmente a cuore il problema della dieta che tengono incollati gli spettatori alle poltrone per tutto il tempo dello spettacolo, ma con un tale ritmo comico narrativo che non fanno altro che farli sganasciare e ridere,al punto che molti di quelli, quando escono hanno perso anche qualche chilo, facendo più attività fisica di quella che farebbero nella classica palestra. Certo, si possono verificare anche degli inconvenienti e proprio per evitare che qualcuno si potesse sentire male con lo stomaco e con la pancia, si è deciso di consigliare l'ingresso solamente alle persone che non avessero ancora mangiato, poiché le sollecitazioni che generava l'assistere a quel tipo di spettacolo potevano creare dei problemi. 
Quindi vanno assunti a stomaco vuoto, meglio ancora se al posto del pasto. Sono i cosiddetti "Spettacoli dietetici", capaci perfino di fare una concorrenza temibilissima ai centri specializzati in dimagrimento, con risultati senz'altro più evidenti e duraturi.

sabato 31 agosto 2013

Cartello

Quando ancora non avevo scoperto la mia vena umoristica, ero solito frequentare i locali dove dei comici recitavano i loro spettacoli. 
Una volta restai sorpreso nel trovare un cartello affisso all'ingresso di una di queste sale.
Su questo cartello, scritta con mano alquanto tremante, era presente la seguente scritta:

"Attenzione! Si raccomanda di assistere allo spettacolo solo se si hanno a disposizione muscoli ben allenati.
 Il comico è solito lanciare al suo pubblico battute particolarmente pesanti. 
I mingherlini potrebbero non sopravvivere all'urto!"



da  http://turistipercaso.it/australia/image/95208/

giovedì 29 agosto 2013

Sfoghi umoristi al limite del ridicolo

da  http://esplorandoilweb.jimdo.com/risate-a-crepapelle/



A volte è inevitabile che un umorista si sfoghi con il suo pubblico, svelando anche particolari comici al limite del ridicolo:

"Avete mai visto il rientro a casa di un umorista,particolarmente stanco, dopo aver divertito il pubblico per oltre tre ore in un suo spettacolo?
Se il rientro avverrà in automobile,state pur certi che dopo aver oltrepassato il cancello automatico del giardino, aperto con il telecomando, quando arriverà davanti alla serranda del garage impiegherà buoni cinque minuti a capire che non si aprirà, nonostante stia premendo da parecchio il pulsante dello stesso, in quanto la chiusura è sprovvista del motore per l'apertura automatica! 
Solo allora si ricorderà che deve scendere dalla macchina e infilare la chiave che ha in tasca nell'apposito buco della serratura, ma è probabile che, prima che riesca a farlo, resterà vittima del classico colpo di sonno post-teatrale e si addormenterà sul volante nonostante il motore acceso.
Se è fortunato passerà la notte scomodamente ripiegato nell'abitacolo,
ma, se tenderà a muoversi parecchio nel sonno, è probabile che oltrepasserà la serranda del garage per un involontario colpo di acceleratore, dopo aver casualmente ingranato la marcia e si risveglierà di soprassalto nel bel mezzo della notte per il rumore delle lamiere che gli si accartocceranno intorno.
State pur certi che, nonostante le ferite riportate, non gli mancherà mai lo spirito e non risparmierà ai Vigili del Fuoco, intervenuti per tirarlo fuori da quell'ammasso di lamiera, una buona mezz'ora di risate, snocciolando tutte le possibili varianti narrative delle barzellette sul tonno in scatola e di come l'uomo in fondo tenda ad invidiarne le certezze ambientali, ponendosi spesso in situazioni particolarmente claustrofobiche, anche senza rendersene conto.
Nemmeno i medici e gli infermieri dell'ambulanza e del Pronto Soccorso, dove arriverà in codice giallo, potranno evitare di ridere per l'improvvisa ispirazione brillantemente comica che l'avrà colto.
Sarà un miracolo se uscirà vivo da quell'ospedale: non c'è nulla di più pericoloso di un medico-chirurgo intento ad eseguire un intervento che si contorce dal ridere, soprattutto se l'intera equipe che ha intorno non riesce a trattenersi dal piegarsi e sbottare in risate esplosive.
Un umorista che si rispetti ha sempre pronta la battuta per ogni occasione, figuriamoci se si fa mancare quella sul suo funerale: - Niente fiori, niente lacrime, se non provenienti da indigestione di risate. Per un umorista morto non esiste miglior saluto!-"

La rivolta degli spigoli

da  http://www.westland.net/expo67/map-docs/habitat67.htm


Un buon umorista che si rispetti non può non sottilizzare sulla capacità delle persone di girare gli angoli:
"Ecco perché spesso i palazzi non si riconoscono, hanno tutti gli spigoli rivoltati!" 

martedì 20 agosto 2013

Il compito dell'Umorista in tempo di Crisi

da  http://www.informasalus.it/it/articoli/stress-lavoro-donne.php


In fondo l'umorista svolge una missione per la Società in cui esercita le sue abilità narrative: dischiudere speranze nelle menti dei suoi spettatori attraverso la sollecitazione al riso.
La Scienza ha dimostrato e con molta enfasi che le frequenti emissioni di riso, da parte delle persone, favorisce la distensione dei loro nervi, anche dei più accavallati e incalliti.
Probabilmente il prezzo del biglietto per assistere ad uno spettacolo comico andrebbe considerato come un specie di ticket sanitario.
Magari gli umoristi e i comici dovrebbero anche andare incontro ai poveri spettatori, già vessati da molti altri ticket e imposte, e non pretendere cifre astronomiche per consentire loro di assistere agli spettacoli, visti i benefici terapeutici.
Non c'è cosa più triste, per un comico, che snocciolare le battute del proprio spettacolo per una platea ricolma di poltrone vuote: può darsi che alla lunga, per ovviare al basso livello di applausi, forniranno ai braccioli delle poltrone dei prolungamenti in grado di produrre dei suoni analoghi a quelli derivanti dal battito delle mani, per il momento l'umorista non può far altro che continuare a tirare fuori il riso dai suoi spettatori, come una specie di mondino.
Non esistono controindicazioni mediche agli spettacoli umoristici, a meno che gli aspiranti spettatori non soffrano di patologie cardiache e respiratorie che potrebbero indurli a non superare lo shock comico, sempre che l'umorista non venga colto prima da una qualche forma di intolleranza al riso.

lunedì 19 agosto 2013

Le strette di mano

da  http://kaleidoscope90.blogspot.it/2011/07/oggetti-un-po-strani.html

Un argomento molto interessante per imbastire uno spettacolo umoristico è indubbiamente quello riguardante le strette di mano.
Un umorista abile non potrebbe affatto esimersi dall'elencare tutte le possibili sfumature che si possono individuare nel trattare quel tema.
Potrebbe addirittura partire dalla semplice considerazione che:

"Ci sono persone che sono talmente preoccupate di non essere in grado di fornire una stretta adeguata, che preferiscono allenarsi in continuazione stringendo le mani di acciaio che hanno collocato al posto di tutte le maniglie delle porte della loro casa. 
I loro ospiti, poi, non hanno proprio speranza, ogni volta che li invitano non fanno altro che tormentarli chiedendo pareri sulla qualità che hanno raggiunto con le loro strette.
Gli estremi oscillano sempre tra le presse che stritolano le mani dei malcapitati e delle dita talmente molli che non riescono neanche a far sentire alcuna stretta."

La verità è che si potrebbe scrivere perfino un trattato a metà tra il filosofico e il psicologico, in quanto, da quando l'uomo ha iniziato ad assumere tale abitudine per salutare i suoi simili, dalla qualità espressa con una stretta di mano sono potute scaturire le conseguenze più assurde ed impensabili...


domenica 18 agosto 2013

Umorismo esplosivo

da  http://it.paperblog.com/alessandro-gottardo-illustrazioni-surreali-957775/


Una volta un umorista aveva avuto la stimolante idea di basare gran parte di un suo spettacolo su un assioma:

"A volte
i pensieri
che affiorano
in testa 
alle persone
possono risultare
estremamente
detonanti,
quasi esplosivi,
soprattutto
dopo aver assistito
alle perfomances
particolarmente
brillanti 
di comici."

Per sicurezza,
il Gestore
del locale
dove 
si svolgeva
la narrazione
umoristica,
aveva predisposto
una adeguata
imbottitura
per ridurre 
il più possibile
i danni derivanti
da una possibile
deflagrazione
inaspettata,
ma il Teatro,
che aveva resistito
ad innumerevoli terremoti,
nulla potè di fronte
alla tracotante reazione a catena
scatenata dalla verve umoristica
e venne giù!


martedì 6 agosto 2013

Rischi dell'Alta Definizione (HD)

da  http:/adnkronos.com

Quando mi accorgo che il pubblico è tremendamente distratto e pare piovuto per caso nel luogo in cui dipano le battute del mio spettacolo non resisto alla tentazione di raccontare il seguente aneddoto:



"Durante un incontro di Champions League,
trasmesso con una Definizione TROPPO Alta
da una pay TV,
il pallone è finito in faccia
ad un telespettatore
seduto sul divano di casa
con una violenza tale
che è dovuto ricorrere
alle cure dei sanitari
del Pronto Soccorso
del più vicino Ospedale.

Dopo le cure del caso,
gli è stato raccomandato
di assumere Calcio
con estrema moderazione
perché è stato appurato
che ci sono 
crescenti effetti collaterali
di cui non si era tenuto conto
all'origine delle trasmissioni
via Etere."

domenica 21 luglio 2013

Distrazioni esagerate

da  https://plus.google.com/u/0/110342276529548658611

Quando mi trovo davanti un pubblico particolarmente distratto mi permetto di raccontare il seguente aneddoto:

"Un tizio con indosso una camicia grigia,molto sofisticata, un paio di calzoni chiari e scarpe marroni, ma per niente eleganti, entra in un supermercato. 
Il tizio è uscito in fretta da casa e per pura fortuna è riuscito a trovare la strada per raggiungere l'esercizio commerciale. 
Il carrello lo ha preso giusto perché sapeva dove veniva abitualmente riposto. 
Nonstante il supermercato fosse perfettamente fornito di ogni ben di Dio, egli si attardava in un unico reparto, ma incontrando notevoli difficoltà nello scegliere l'articolo più adatto. 
In effetti non aveva che una unica possibilità di effettuare le proprie valutazioni: quella di affidarsi al tatto, l'unico senso che si era ricordato di portare con sé.
Gli altri quattro se li era dimenticati con la testa chissà dove!
Il reparto in cui si trovava conteneva solo teste, ma di entrambi i generi e per giunta mischiati lungo le scaffalature.che le contenevano.
Chissa che pazienza dovevano avere le cassiere per tutte le volte che tornava indietro a cambiare la testa che non andava: altro che quella delle cassiere dei soliti esercizi commerciali!"


Ogni volta che finivo di raccontarla, tra il pubblico c'era sempre qualcuno che iniziava a toccarsi addosso, chiaro segno che il mio aneddoto aveva sortito l'effetto sperato: far ricordare a qualcuno di aver dimenticato qualcosa.
Ma il massimo si è avuto quella volta in cui tutto il pubblico seduto in prima fila si è tastato la testa, immaginando di averla dimenticata da qualche altra parte!


(Complimenti a Jami Jamer per la sua strepitosa espressione artistica: veramente ispirante!)

venerdì 19 luglio 2013

Tasso alcolemico

da http://www.ridichegratis.com/2012_12_27_archive.html


Devo stare attento con il tasso alcolico delle mie battute.

Una volta come pubblico ho avuto un uditorio di astemi, ma non lo sapevo, dopo lo spettacolo hanno avuto problemi di ubriachezza e sono stato denunciato per aspersione abusiva di sostanze alcoliche.
 
La Stradale, appostata a cento metri dal locale, era risalita a me dopo che molti di loro erano finiti fuori strada con le loro utilitarie: dalla prova del palloncino era risultato che avevano preso tutti una bella sbronza.

Ultimamente nei miei spettacoli utilizzo sempre un rilevatore di tassi alcolemici, che suona per avvisarmi quando supero la soglia consentita.
Non vorrei prendere altre multe salate, potrei rischiare di perdere anche il mio prezioso senso dell'umorismo!


lunedì 15 luglio 2013

Improvvisazione, precisione e molteplicità narrativa

da  http://www.orologeriatorino.it


L'Improvvisazione è sicuramente la qualità più importante che un umorista deve possedere per riuscire a mantenere viva l'attenzione nel corso dei suoi spettacoli.
Non avete idea di quanto sia difficile riuscire a farla sopravvivere durante la durata di un intero spettacolo comico. Pensate che ci sono umoristi che, dietro le quinte, fanno sostare per ore una intera equipe di pronto intervento sanitario, con tutte le più sofisticate attrezzature di rianimazione, con l'ordine perentorio di intervenire ai primi sintomi di decadimento dell'attenzione.
Una volta addirittura accadeva che una persona del pubblico si sentiva male e l'umorista sul palco tentava in tutti i modi di impedire ai membri dell'equipe sanitaria di prestare i primi e indispensabili soccorsi, temendo che, se l'attenzione fosse venuta meno, lui non avrebbe potuto usufruire della loro opera. Il pubblico in sala, notando la grande enfasi con cui l'umorista interpretava le sue ragioni, aveva addirittura immaginato che si trattasse di una geniale trovata per ravvivare uno spettacolo altrimenti destinato ad incanalarsi sui consueti binari comici, ma del tutto privi degli inaspettati slanci e applaudiva divertito. Ovviamente l'umorista, avendo colto immediatamente il senso degli applausi, aveva opportunamente improvvisato un seguito adeguato riscuotendo un inatteso successo.
Buttare giù il brogliaccio di uno spettacolo non è difficile: scrivere per far ridere è come disseminare un tranquillo sentiero piano di bucce di banane e trabocchetti, ma facendo attenzione a non farli vedere se non all'ultimo, quando è ormai troppo tardi per riuscire ad evitarli. La parte difficile è fare in modo che, il meccanismo congegnato a parole su carta, si traduca in una pratica altrettanto riuscita ed efficace sul palcoscenico, inducendo il pubblico a non poter fare a meno di ridere.
La capacità di congegnare meccanismi è sinonimo di Precisione, altra importantissima dote che un umorista, con l'ambizione di risultare comico, deve assolutamente avere. Il comico deve concepire la comicità con la stessa attenzione con cui un orologiaio assembla le parti interne di un orologio per far si che riesca a scandire correttamente il tempo. Se un solo pezzo viene montato male, il pendolo non suona e la risata non risuona nel teatro.
Si racconta di un umorista che era solito assemblare le parti dei suoi spettacoli davanti al pubblico, senza nemmeno avere il tempo di riflettere su quello che faceva. Il pubblico apprezzava questa sua dote, ma, andando avanti con gli anni, la sua abilità si arruginiva e un giorno faceva confusione, montando i pezzi nel modo peggiore, l'effetto che ne derivava non era per nulla comico. Il pubblico non rideva e non gradiva quella incapacità comica. Ovviamente quell'umorista ha smesso di fare quel mestiere, almeno in prima persona, ricorrendo a fornire, sotto pseudonimo i suoi testi ad altri comici, più giovani ed abili nell'accontentare gli umori del pubblico.
Ma saper improvvisare e montare il meccanismo comico non basta per far si che una narrazione sia veramente apprezzata dal pubblico. Occorre anche la Molteplicità, la capacità cioè di saper esprimere più significati con una unica azione narrativa (costituita da gestualità e parole). Questo è necessario poiché il pubblico non è costituito da un'unica persona, che ha un solo gusto e che recepisce un solo linguaggio narrativo. Esso è costituito da un insieme di persone, che hanno gusti diversi e che recepiscono le diverse sfumature dei linguaggi narrativi. Quanto più si riesce a fornire una comicità ad ampio spettro, tanto più si avrà successo, in quanto si intercetterà maggiormente il gradimento dei diversi componenti del pubblico.

Scrittura comica

da  http://blog.fotolia.com


Un umorista che si mette a scrivere un libro
è un gran maleducato:
scarabocchia le parole di un altro
con inaudita insolenza,
impedendo ad altri di leggere
e alterando il senso di ciò 
che in precedenza vi era stato impresso
per dar modo ai lettori di cogliere sfumature comiche,
altrimenti nascoste tra le righe.

Questa è la sua unica scusante,
ma pur di far ridere,
travolgerebbe di sberleffi
perfino il più serioso dei libri...


sabato 13 luglio 2013

Sguardo accigliato

da  http://arabpress.eu/egitto-bassem-youssef-lumorista-che-fa-tremare-la-fratellanza/

Lo sguardo accigliato di un umorista
può essere altamente nocivo
per chi detiene il potere,
data la corrosività
che è in grado di emanare.

Ancora più pericoloso
può essere contrariarne le battute,
che, in caso di censura eccessiva,
raggiungono
un tasso di velenosità
addirittura mortale!



Ciclo produttivo

 
da http://www.icitta.it

Un umorista , in genere, ha qualche difficoltà a mettere su famiglia: una moglie, di solito, cerca garanzie solide e non si accontenta di quelle offerte dalle battute che lui è in grado di produrre, a meno che le sue freddure non siano molto efficaci e il futuro suocero non gestisca una impresa di Pompe Funebri.
Ad un tale suocero fa sempre piacere accogliere un genero capace di far morire dal ridere tanta gente: in questo modo la clientela è assicurata, si conquistano nuove fette di mercato, si completa il ciclo produttivo e resta tutto in famiglia!

martedì 2 luglio 2013

Dispute condizionate

da  http://www.powerkarate.it/kyokushinkai-viaggio-nella-leggenda/



Il Responsabile del Benessere Ambientale dei Dipendenti
si trovò costretto a prendere di petto un fan coil
che si era messo in testa di essere un incrocio
tra un decespugliatore ed un trattore
durante una intensa ondata di calore da bollino rosso!

Piani tariffari insufficienti?

da  http://www.ilterrario.com/2012/09/i-radiohead-arrivano-in-italia-per.html

Che ci fossero problemi di comunicazione al Polo
lo si capiva quando un orso polare
arrivava alle cabine telefoniche.
Possibile che i Gestori non avessero
incluso nelle offerte vantaggiose
che tanto reclamizzavano
anche gli abitanti di quei luoghi?


Alcuni umoristi 
avrebbero potuto
includere queste battute
nel loro repertorio,
ma solo quelli specializzati
in freddure!

Slow food?

da  http://www.my-personaltrainer.it/dimagrire/sopravvivere-alle-abbuffate.html


Era andato al ristorante
perché doveva mangiare
con Calma,
non vedendola arrivare
si abbuffava di pietanze
per la rabbia,
non pensando affatto
al Colesterolo,
che si alzava di botto,
con gran disappunto dei camerieri
che poi dovevano ripulire tutto!

Umorismo turistico

da  http://it.wikipedia.org/wiki/Bocca_della_Verit%C3%A0


In Italia è inevitabile che un umorista prima o poi faccia due passi su sentieri turistici, spesso tirando fuori battute del seguente tenore:


Rapito 
da un Monumento

Turista scompare
senza lasciare traccia

si vocifera
su di una Sindrome
di un tale Stendhal.

Gli inquirenti
brancolano nel buio:
approfondendo eccessivamente
le loro indagini
sono finiti per errore
nei cunicoli presenti sotto la Città d'Arte! 


da https://www.facebook.com/RomaSotterranea

lunedì 1 luglio 2013

Problemi informatici

da  http://www.tomshw.it/cont/news/pensionato-spara-al-pc-in-crash-di-sistema/18646/1.html



Un ambito che consente molti spunti umoristici è quello dei P.C.
La sigla P.C. in un primo momento stava per Personal Computer, ma successivamente ha assunto un diverso significato: Posso Continuare, con il punto interrogativo finale, in quanto il notevole numero di problematiche che si verificavano durante l'utilizzo di quelle apparecchiature inducevano a porsi inevitabilmente tale interrogativo.
Per quanto riguardava la sottile disquisizione a chi fosse dovuta la responsabilità di tanta tormentata inefficienza tra Hard e Soft, i due ware non apparivano molto dissimili, nonostante uno doveva essere duro e l'altro morbido, a volte si piantavano senza dare speranze di riprendersi ai malcapitati che li avevano acquistati.
Guarda caso i maggiori intoppi nel loro utilizzo si verificavano sempre quando più era necessaria la continuità dell'efficienza per terminare un lavoro da consegnare di lì a poco, dimostrando ancora una volta l'esattezza del vecchio adagio secondo cui, proprio nel momento di maggior bisogno, l'apparecchiatura informatica avrebbe lasciato nei guai il suo possessore.
Non sono in molti gli umoristi che utilizzano questo argomento nei loro spettacoli. La spiegazione  potrebbe essere ricercata nella notevole diffusione dell'adagio tra le fasce del pubblico, segno che in molti sono rimasti scottati e non gradiscono ironie umoristiche.
L'ultimo umorista che ha osato percorrere questa ardita strada sta ancora scappando, inseguito a breve distanza da spettatori infuriati che intendono redarguirlo nei particolari, magari formattando il suo spirito umoristico con azioni esclusivamente manuali.

domenica 30 giugno 2013

Automobilisti al volante

da  http://www.skuola.net/news/scuola/nuove-regole-neopatentati.html


Un altro motivo di grande ispirazione per un umorista è la guida dell'automobile.

Si è ormai capito che gli automobilisti quando guidano stanno troppo comodi: alcuni si addormentano sul volante, altri stanno tutto il tempo al telefono come se si trovassero nel salotto di casa, altri ancora leggono il giornale perché è troppo facile guidare solamente.
La troppa tranquillità delle strade genera anche appetiti smodati, al punto che la tappezzeria è sempre piena di briciole.
Quello che stupisce è il fatto che si verifichino tanti incidenti sulla strada. 
Deve essere un caso: le persone sono sempre molto attente a tutto quello che succede loro intorno mentre il volante si guida da solo, ma senza che nessuno gli abbia mai dato la patente!

lunedì 17 giugno 2013

Problemi di progenie

Quando un umorista si attacca alle problematiche di salvaguardia della Specie, evidentemente è ai ferri corti con il pubblico e pesca battute a caso sperando che sortiscano l'effetto desiderato.

In Italia
da un po' di anni
si assiste 
ad uno strano fenomeno:
mentre le tasse
aumentano in modo esponenziale,
i poveri tassi
si sono quasi estinti,
da  www.mutuitassovariabile.net
senza riuscire a generare
discendenti.
da  www.soldielavoro.it

E' un notevole
problema,
soprattutto
per i tetti
che non riescono più a trovare
il modo di far defluire 
le acque
durante
le frequenti
piogge torrenziali!

da  www.iltirreno.gelocal.it

venerdì 14 giugno 2013

I consigli della notte

Durante uno spettacolo notturno è inevitabile che l'umorista di turno riversi sul povero pubblico affermazioni di questo genere:

Dicono che la notte porti consiglio...

mica vero:

un tale 
ha atteso inutilmente
finché si è fatto giorno
senza ricevere nulla
di quanto atteso!


da www.latorrenormanna.wordpress.com
Un altro
invece
senza aspettarsi nulla
si è ritrovato
tra le mani
un coniglio.

Forse la notte
aveva 
evidenti problemi di udito.

giovedì 13 giugno 2013

Istruzione scolastica

Un argomento che a volte gli umoristi tendono a lambire è quello dell'educazione scolastica.  
Non si sa esattamente per quale motivo ci si tenga a debita distanza. Probabilmente l'aver vissuto esperienze imbarazzanti che hanno segnato in modo indelebile gli anni adolescenziali, con sottolineature a penna rossa e voti al di sotto della sufficienza potrebbero costituire una spiegazione approssimativamente adeguata a spiegare il fenomeno.
Soprattutto se l'umorista se ne esce con battute di questo genere:

Alunno
colto abissalmente impreparato

Professore
tenta disperatamente

di riattaccarlo 
ad un albero qualunque,

pur di non doversi sobbarcare
l'onere della sua istruzione

durante
un intero anno scolastico!


da  www.ilmondodipavia.it

martedì 11 giugno 2013

Politica

Quando un umorista inizia a parlare di politica, inevitabilmente, prima o poi precipita nella satira, a meno che non riesce a limitare il suo argomentare su battute di questo genere:


Il Segretario ,
sempre estremamente prudente
nel compiere i suoi passi,
è rimasto fulminato.

Non si era accorto
di aver incrociato
dei fili rimasti scoperti
dove passavano abitualmente
le Correnti del Suo Partito!


da  http://www.lavorincasa.it/articoli/in/impianti/sicurezza-impianti-elettrici/

sabato 8 giugno 2013

Argomentare con trasporto

Avete mai sentito un umorista parlare con trasporto?
Quelli che ci riescono è perché ancora non si sono stufati dell'attività che svolgono, o perché fanno semplicemente finta di divertirsi a farlo.
In genere costringersi a far ridere gli altri non è per nulla un mestiere divertente, a meno che non lo si faccia come lavoro, ma con lo stesso spirito di un hobby, magari ricavandone anche una gratificazione economica.
Forse è più facile che un umorista si occupi di argomentare le sue battute nel campo dei trasporti, magari in modo analogo a quello che segue:

Un tale
prima ha preso un treno,
poi un traghetto
e infine un aereo.

E' stato denunciato
per interruzione di pubblici servizi.

La maggior parte del pubblico
inizia a rumoreggiare:
ognuno di loro,
occasionalmente,
prende gli stessi
mezzi di trasporto,
ma mai nessuno di loro
è stato mai denunciato
per quel reato.

L'umorista chiarisce:
Quel tale
aveva lasciato
gli altri passeggeri
senza mezzi di locomozione,
in quanto il treno, il traghetto e l'aereo
se li era portati via! 



da  http://www.thefrontpage.it/2010/08/03/la-sete-inesauribile-dei-trasporti/





Tentativi

Un umorista abituale, generalmente, non incontra affatto alcuna difficoltà, anzi trova sempre la strada libera e perfettamente spianata per srotolare tutte le sue battute, dalla prima all'ultima, mentre il pubblico non fa altro che spalancare le bocche e riversare tonnellate di riso, al punto da sommergerlo. Ogni volta riesce a stento a salvarsi.
Un umorista occasionale, invece la strada libera non la trova mai, ma piena zeppa di difficoltà, di tutti i generi e collocate come se ci si trovasse in una via cittadina solitamente intasata nell'ora di maggior traffico, con i veicoli tutti fermi e incolonnati. Non lo conosce nessuno e nessuno gli consente di proseguire. Per riuscire a far uscire una risata, ma che dico, una risatina, una manciatina di riso dalla bocca dello spettatore che ne è più incline, deve sudare sette camicie e ricorrere a tutta la sua abilità umoristica: una tragedia!
Inevitabile che alla fine gli scappa di raccontare cose di questo genere:


Accoltellato
filone di pane.

Il poveretto
è finito a fette.

Si indaga
negli ambienti
limitrofi
alla panetteria.

Il fornaio
ha testimoniato
di averlo visto
uscire intero
e in perfetta salute,
l'ultima volta,
sottobraccio
ad una avvenente 
signora!



da  http://www.dissapore.com/grande-notizia/il-rinvenimento-la-seconda-vita-del-pane/


domenica 2 giugno 2013

Differenti velocità

Se una tua scarpa è un po' lenta
dille di accellerare
quando cammini in strada,
altrimenti il tuo piede che ci si trova dentro,
inevitabilmente
resterà sempre indietro!


da http://www.whiteblog.it/2013/05/white-hunting-il-nero-da-ritmo-a-passi-lesti/




sabato 1 giugno 2013

Coltivazioni particolari

da  http://ricette.guidone.it/2011/06/20/semifreddo-con-le-pesche/


Varietà di pesca d'alto mare,
il coltivatore
tutti gli anni
incontra notevoli difficoltà
nel periodo della raccolta!

Dieta molto rapida

 
da http://www.mondoinformazione.com/salute-benessere/molise-regione-con-piu-obesi-ditalia-lo-dice-listat/82217/

Tizio butta giù la pancia
dal quarto piano,
feriti quattro passanti
che sono dovuti ricorrere
alle cure dei sanitari.

Arrestato,
con l'accusa di tentato omicidio,
si è giustificato dicendo
che le diete 
che aveva tentato in precedenza
non avevano sortito alcun effetto!

A proposito di banche

Conviene sempre scegliere una banca vicina ad un'altra per riporvi i propri risparmi: se la prima fa acqua, si può sempre sperare di porsi in salvo sull'altra, ammesso che anche quella non stia già affondando!



da http://www.gazzettino.it/province/nordest/biennale_tutto_esaurito_per_i_posti_dei_mega_yacht_i_vip_fanno_la_fila/notizie/283969.shtml

Nel gioco del Calcio

I giocatori fanno i numeri e all'arbitro tocca tirare le somme.  
Cosa può succedere se egli non ha dimestichezza con la Matematica e sbaglia i conti?


da http://sport.sky.it/sport/calcio_estero/2011/05/01/aek_atene_scontri_tifosi.html

venerdì 31 maggio 2013

Alcune considerazioni sul ridere

da  http://enosud.it/stage-di-yoga-della-risata-e-session-di-musica-irlandese/


Ad ogni rappresentazione consiglio al pubblico di non eccedere con le risate grasse, di non esagerare con quelle grosse e di non indugiare troppo con le piccole.
Con le prime si rischia di andare su con il peso, con le seconde ci si può anche strozzare e con le ultime non ci si sazia mai, neanche se si assiste dieci volte di seguito ad uno spettacolo molto divertente.
Il guaio del pubblico è che spesso è del tutto analfabeta in materia di risate.
Non esiste alcuna scuola in cui educano al riso e i risultati si vedono.
Il tipo di risata che abbonda è quella "Sguaiata", da talmente fastidio che chi si trova vicino, anche se vorrebbe ridere di gusto, perde immediatamente qualsiasi voglia di farlo e si fa cupo in volto, dando l'impressione di non gradire affatto uno spettacolo carino e divertente.
Molti comici sono stati stroncati da autorevoli critici che si sono lasciati ingannare da simili comportamenti del pubblico.
Un altro tipo di risata molto diffusa è quella "Esplosiva".
Intere file di poltrone nei teatri sono state investite dalle onde d'urto derivate da queste risate. I poveri spettatori che vi erano seduti faticano, anche a distanza di molto tempo a riprendersi dallo spavento. Tutto ciò perché ancora non è stata promulgata una legge che regolamenta questo aspetto: infatti le persone portatrici sane di questo tipo di risata e che non sono affatto consapevoli dei danni che possono arrecare a chi sta loro intorno, dovrebbero indicare agli altri questa loro peculiarità, in modo da consentirgli di sedersi a debita distanza ed evitarne i deleteri effetti.
Un altro tipo di risata che andrebbe tenuta in debita considerazione è quella "Cinetica", in cui i soggetti iniziano a ridere muovendosi in modo esagerato, a volte piegandosi in avanti, altre buttandosi all'indietro e sovente smanacciando l'aria con ampi e articolati movimenti di gambe e soprattutto di braccia. Va da sé che, se nel raggio d'azione dei loro arti sono presenti altre persone, inevitabilmente risulteranno investite da urti incontrollati, In questi casi è facile che ne possa derivare una rissa, con grande nocumento della comicità intera.
Un tipo di risata che qualsiasi comico o umorista proprio non riesce a soffrire è quella cosidetta "Trattenuta". Si verifica soprattutto in soggetti particolarmente stitici nell'esprimere emozioni (quasi ostriche), che trattengono tutto dentro, quasi si vergognassero ad esprimersi in una sana e liberatoria risata. Con loro può anche accadere che ad una divertentissima battuta i loro volti impassibili non lasciano trapelare nulla del terremoto che si prepara nelle loro profondità, mentre intorno il resto del pubblico si sganascia dalle risate. A distanza di ore dalla fine dello spettacolo, quella scossa tellurica raggiunge finalmente la superficie e una risata esplode solitaria e completamente priva di senso con il contesto che ha intorno. Se tutto il pubblico fosse composto da questo tipo di persone il comico-umorista dovrebbe chiuderli in teatro ed aspettare la scossa, altrimenti si farebbe l'idea di aver fatto un clamoroso fiasco.