domenica 28 settembre 2014

Responsabilità



da  www.interpretaresogni.com



A volte nel mio discorrere a ruota libera davanti un pubblico mi viene spontaneo intraprendere le seguenti espressioni:

"Noi comici abbiamo una importante missione da compiere: quella di far spalancare le bocche delle persone e far tirare fuori loro più risate possibili. Non lasciatevi ingannare da questo ragionamento: i comici non se le mangiano le risate, altrimenti ci avreste trovato con il palcoscenico apparecchiato con tanto di barbecue acceso e tavola imbandita. Casomai con il vostro ridere ci possiamo campare.
La responsabilità maggiore circa il sorriso del pubblico però è nelle mani dei dentisti. Loro si che vi mettono le mani tra i denti e vi frugano alla ricerca di tutte le più minuscole macchioline, sempre pronti a trapanare tutte le cose sospette.
Quanti di voi, dopo che sono stati da un dentista trovano difficile ridere? 
Certamente risponderete: "Quasi tutti!". 
E' inevitabile: principalmente per due motivi. Il primo è che, nel migliore dei casi, avete le guance ancora sotto l'effetto della puntura di anestetico, mentre nel peggiore, si è risvegliato, in tutta la sua imponenza, il dolore dato dall'estrazione di un dente che era incorso in un ascesso. Il secondo è che il vostro portafogli è riuscito a fare una dieta molto rapida, mentre voi sono anni che ci provate senza mai riuscirci.
Sbagliare dentista equivale a scivolare verso la depressione: in entrambi i casi la prima cosa che si perde è la gioia di sorridere.
Sfido chiunque a voler sorridere, sapendo di avere i propri denti conciati per le feste da un presunto professionista, poi rivelatosi sciatto o peggio del tutto incompetente!
In quel caso verrebbe voglia di prenderlo a morsi, ma spesso le condizioni della dentatura non consentono simili libertà espressive!
Ormai non mi stupisco più nel vedere, sempre più numerosi tra le file del pubblico distinti signori e distinte signore che, prima di spalancare le bocche per le irresistibili risate, vi antepongono le mani distese, dando quasi l'impressione di volersi trattenere dal ridere, mentre in realtà non tentano di fare altro che continuare a tenere per sé i disastrosi risultati di trapanatori folli.
Ovviamente un pubblico che ha avuto pessime esperienze con i dentisti è molto più ostico e meno incline alla clemenza nei confronti del tizio che si trova sul palcoscenico, soprattutto se egli ha la pessima idea di iniziare a trattare con umorismo spiccio l'argomento.
Diversi colleghi sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari dopo averci provato.
Il pubblico è buono e caro, ma se viene toccato nel vivo, spesso non perdona...


giovedì 3 luglio 2014

I problemi dentari derivanti dal troppo ridere

da  http://www.dentalweb.it/index.php?c1=articoli&c2=art&id=3957


Ci sono delle serate che mi scappano espressioni di questo tenore:
"A volte nei miei spettacoli pretendo troppo dal povero pubblico seduto su quelle esili poltroncine. Somministro tali dosi di umorismo che è un miracolo se ancora sopravvive dopo le terribili contorsioni cui lo sottopongo in modo decisamente sadico. Per non parlare dei continui sbotti di riso inarrestabile che è costretto a fare per non rischiare di morire soffocato dalle freddure che gli somministro.
Dicono che ridere fa molto bene. La mia fortuna è che sono in molti a crederlo: la maggior parte di questi frequentano assiduamente i miei spettacoli. Sono convinto che far ridere faccia ancora più bene al comico, visto che egli vive sulle risate dei suoi spettatori. 
Ma la cosa che, dopo tanti anni di spettacoli, non smette di stupirmi è il fatto che il pubblico non rinuncia mai a ridere, qualcuno addirittura anche dopo essere stato dal dentista.
Le mattine dopo  i miei spettacoli, spesso vengono rinvenuti ponti mobili, ponti fissi, capsule e a volte perfino dentiere mentre gli addetti puliscono la sala. Qualche volta ho perfino ricevuto il personale ringraziamento di qualche dottore in odontoiatria, visto i floridi affari che la permanenza del mio spettacolo arreca ai suoi guadagni. Ovviamente nelle raccomandazioni che si dicono al paziente dopo ogni intervento in bocca ci si limita a quelle relative al cibo, ma si omettono abilmente quelle riconducibili al ridere"

Considerazioni sulla capacità penetrativa della televisione

da  http://boligan.com/index2.php?id=4




Alcune volte può essere interessante fare delle accurate riflessioni, anche durante degli spettacoli solitamente deputati all'intrattenimento umoristico:

"E' da un po' di tempo che osservo gli spazi sempre più ampi che si frappongono tra le vostre vicinanze, quasi a voler sottolineare la difficoltà che un povero comico incontra nel cercare di trattenere il suo pubblico nelle anguste poltroncine di un teatro, spesso distanti dal palco dove egli esercita la sua arte umoristica, mentre si diffondono sempre più, quasi fosse una pandemia, schermi giganti che consentono di osservare, con la più minuziosa curiosità, particolari infinitesimi di ogni cosa che vi si affacci, comodamente seduti nell'ampio divano di casa, senza affannarsi affatto per accaparrarsi i biglietti delle prime file.
Non ho nulla contro questi schermi, anche se i gigantismi che esaltano nelle persone, spesso le costringono a perdere il senso del reale, ma quello che mi preoccupa sono le conseguenze che derivano per le povere case, del tutto impreparate ad accogliere al loro interno simili esseri, "fagocitatori" di spazi, e spesso violentate pur di farli entrare al loro interno, disgregando spesso le delicate armonie familiari."